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Mobilegeddon: cosa succede?

21/04/2015
Uno degli ultimi rapporti Audiweb Nielsen (agosto 2014) dichiara che il 66,4% del tempo totale speso online è generato dalla fruizione di internet da mobile. Una percentuale che racconta come smartphone e tablet abbiano cambiato radicalmente il nostro modo di fruire il web e che anticipa l'ultima rivoluzione che obbliga definitivamente l'offerta di contenuti digitali ad adeguarsi all'evoluzione in atto. 



In molti l'hanno chiamato "Mobilegeddon". Da oggi Google - "il" motore di ricerca, per eccellenza - ha attivato il nuovo algoritmo che ordina i risultati delle ricerche sulla base della loro compatibilità con una navigazione in mobilità. Siti internet che hanno ignorato sino ad oggi questo fattore saranno quindi "penalizzati" nei posizionamenti, a discapito della loro visibilità presso una fascia d'utenti sempre più importante. 

Cosa fare? Le soluzioni sono 2. Predisporre una versione del proprio sito internet ottimizzata per una navigazione da smartphone oppure cogliere l'occasione per rivedere il layout del proprio sito internet, introducendo un'architettura responsive che consentirà ai contenuti di adattarsi automaticamente al dispositivo da cui l'utente naviga.

Per saperne di più: